C’è un evento in una zona a cavallo tra Piacenza e Pavia, tra Emilia Romagna e Lombardia, dove ogni due anni viene organizzata una manifestazione che mette insieme persone, tradizioni, bellezze dei paesaggi e tanto altro ancora, in un’ottica di promozione territoriale. Si chiama Confluenze Festival, quest’anno dedicata al tema della lentezza, e si snoda in quella parte dell’Appennino ricca di cultura e di fascino tra il 24 luglio e l’8 di agosto. E proprio in questa terra ha scelto di andare a vivere – e creare – il giornalista, grafico e poliedrico fashion editor, Fabrizio Sclavi. Nato a Siena, Sclavi, dopo una vista passata in giro per il mondo, con Milano come epicentro, ha deciso di trasferirsi in Valtidone, splendida vallata del piacentino, dove poter continuare la sua attività di “visionario incallito”.

E la sua attività ha deciso di prestarla al servizio di Confluenze Festival: infatti l’artista trasferirà in un’opera cartacea le installazioni create per il Confluenze Festival. Nello scorso mese di giugno è stato indetto un contest per realizzare opere a forma di lumaca (quale miglior simbolo della lentezza?). Il concorso è partito.

Sono nate 15 lumache giganti, simbolo di altrettanti progetti di un territorio che negli anni ha già dimostrato più volte di saper “fare rete”. Ecco che ora, tra le colline, è possibile trovare le installazioni realizzate con materiali e tecniche libere, posizionate in un luogo accessibile della Val Tidone e Val Luretta. Il contributo di Sclavi è appunto disegnare cartoline tascabili, rilegate a fisarmonica, per accompagnare con i suoi colori ogni turista alla ricerca delle installazioni.

Come trovarle? Le installazioni sono geolocalizzate ed esiste una mappa online sul sito del Festival (www.confluenze.net). L’obiettivo delle installazioni sparse in Val Tidone e Val Luretta, oltre a promuovere il Festival, è quello di invitare i visitatori a un’immersione nel territorio e in un “giro” alla ricerca delle opere diffuse. 

Confluenze Festival è un viaggio, lento, alla scoperta di un territorio che invita all’incontro e alla partecipazione attraverso occasioni diffuse.